Pescara del Tronto (AP) - Concorso di idee
Recupero del Centro storico danneggiato dal Sisma
Pubblicato il 2022-01-11
Pescara del Tronto (AP) - Concorso di idee
Recupero del Centro storico danneggiato dal Sisma
Pescara del Tronto (AP) - Concorso di idee
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Pescara del Tronto (AP) - Concorso di idee
Recupero del Centro storico danneggiato dal Sisma - Progetto TERZO CLASSIFICATO
A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco-e-neri a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorit, rappresentanza. Quando i fili sono tanti che non si può piu passare in mezzo, gli abitanti vanno via: le case vengono smontate; restano solo i fili e i sostegni dei fili. Dalla costa dun monte, accampati con le masserizie, i profughi di Ersilia guardano lintrico di fili tesi e pali che sinnalza nella pianura. E quello ancora la città di Ersilia, e loro sono niente. Riedificano Ersilia altrove. Tessono con i fili una figura simile che vorrebbero più complicata e insieme più regolare dellaltra. Poi l′abbandonano e trasportano ancora più lontano sè e le case. Così viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate, senza le mura che non durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma.
Italo Calvino, Le città invisibili
Il terremoto del 24 agosto 2016 ha aperto una frattura imponente a Pescara del Tronto e in tutti i territori del cratere. Non solo nella terra, come fenomeno originato da forze di natura tettonica che hanno sprigionato energia nella crosta terrestre, ma anche nella storia.
Nel giro di pochi istanti, 47 persone sono morte a causa dei crolli. Tutte le altre sono state costrette ad abbandonare la propria casa e il proprio paese ed emigrare a centinaia di chilometri di distanza per proteggersi dalla furia distruttiva di un evento improvviso e imprevisto.
Persone nate e cresciute nell′entroterra marchigiano, in un′area che dall′alta collina arriva fino alle montagne, sono state trasferite di colpo sulla costa, a due passi dal mare. La popolazione dei centri storici è stata ripartita nelle camere asettiche degli hotel della riviera, dove nuclei provenienti da luoghi differenti e lontani sono stati costretti a vivere fianco a fianco.
Le comunità si sono smembrate, le relazioni sulle quali erano costruite si sono sciolte, le donne e gli uomini che ne costituivano i nodi sono stati sradicati. E se l′identità dell′essere umano è un′identità di relazioni con gli altri esseri umani, con i luoghi, con la storia allora la portata di questo evento acquisisce un carattere totale, perchè il bersaglio vero della sua opera di distruzione è l′essere umano nella sua completezza, nel suo stesso stare al mondo.
In breve, il sisma ha minacciato e minaccia tuttora di distruggere l′identità di tutte quelle persone che ne sono state colpite.
Ha scosso le loro vite imponendo domande intime e radicali: Cosa c′è dopo la distruzione? Cosa si può ricostruire?
Radici parte da un tema che dà origine a una tesi. Il tema è quello del rapporto tra identità e relazioni, la tesi che risponde alla domanda posta sopra che la ricostruzione conseguente al sisma debba essere prima di tutto un′opera di ricostruzione dell′identit e delle relazioni degli esseri umani e dei luoghi, e degli esseri umani con i luoghi.
Prima ancora dei mattoni e delle case, vanno rimessi in piedi i legami.
L′idea è estremamente semplice: una luce laser ricostruisce i contorni delle case, delle vie principali e dei confini dell′antico borgo di Pescara del Tronto.
A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case. Le città invisibili non esistono eppure si vedono, sono scandalosamente reali e vere.
Che cos′è oggi la città per noi?, si chiede Calvino durante una conferenza a New York nel 1983 dopo aver scritto il suo poema d′amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città. Le città sono luoghi di legami, di relazioni, di scambi. In un periodo storico in cui l′individuo prevale prepotentemente sulla dimensione collettiva, quello delle relazioni è l′aspetto più urgente da ristabilire.
Nella sua posizione appartata, defilata dalla frenesia dei grandi centri urbani, Pescara del Tronto era un luogo in cui le relazioni, i legami e gli scambi sopravvivevano ancora intatti.
Il fascio di luce che corre tra le macerie del borgo un filo tessuto per ricostruire la fitta ragnatela di rapporti che intercorrevano tra gli abitanti ragnatele di rapporti intricati che creano una forma.
É visibile solo di notte, perchè è alle 3,36 della notte del 24 agosto 2016 che questi rapporti si sono interrotti.
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Italo Calvino, Le città invisibili
Il terremoto del 24 agosto 2016 ha aperto una frattura imponente a Pescara del Tronto e in tutti i territori del cratere. Non solo nella terra, come fenomeno originato da forze di natura tettonica che hanno sprigionato energia nella crosta terrestre, ma anche nella storia.
Nel giro di pochi istanti, 47 persone sono morte a causa dei crolli. Tutte le altre sono state costrette ad abbandonare la propria casa e il proprio paese ed emigrare a centinaia di chilometri di distanza per proteggersi dalla furia distruttiva di un evento improvviso e imprevisto.
Persone nate e cresciute nell′entroterra marchigiano, in un′area che dall′alta collina arriva fino alle montagne, sono state trasferite di colpo sulla costa, a due passi dal mare. La popolazione dei centri storici è stata ripartita nelle camere asettiche degli hotel della riviera, dove nuclei provenienti da luoghi differenti e lontani sono stati costretti a vivere fianco a fianco.
Le comunità si sono smembrate, le relazioni sulle quali erano costruite si sono sciolte, le donne e gli uomini che ne costituivano i nodi sono stati sradicati. E se l′identità dell′essere umano è un′identità di relazioni con gli altri esseri umani, con i luoghi, con la storia allora la portata di questo evento acquisisce un carattere totale, perchè il bersaglio vero della sua opera di distruzione è l′essere umano nella sua completezza, nel suo stesso stare al mondo.
In breve, il sisma ha minacciato e minaccia tuttora di distruggere l′identità di tutte quelle persone che ne sono state colpite.
Ha scosso le loro vite imponendo domande intime e radicali: Cosa c′è dopo la distruzione? Cosa si può ricostruire?
Radici parte da un tema che dà origine a una tesi. Il tema è quello del rapporto tra identità e relazioni, la tesi che risponde alla domanda posta sopra che la ricostruzione conseguente al sisma debba essere prima di tutto un′opera di ricostruzione dell′identit e delle relazioni degli esseri umani e dei luoghi, e degli esseri umani con i luoghi.
Prima ancora dei mattoni e delle case, vanno rimessi in piedi i legami.
L′idea è estremamente semplice: una luce laser ricostruisce i contorni delle case, delle vie principali e dei confini dell′antico borgo di Pescara del Tronto.
A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case. Le città invisibili non esistono eppure si vedono, sono scandalosamente reali e vere.
Che cos′è oggi la città per noi?, si chiede Calvino durante una conferenza a New York nel 1983 dopo aver scritto il suo poema d′amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città. Le città sono luoghi di legami, di relazioni, di scambi. In un periodo storico in cui l′individuo prevale prepotentemente sulla dimensione collettiva, quello delle relazioni è l′aspetto più urgente da ristabilire.
Nella sua posizione appartata, defilata dalla frenesia dei grandi centri urbani, Pescara del Tronto era un luogo in cui le relazioni, i legami e gli scambi sopravvivevano ancora intatti.
Il fascio di luce che corre tra le macerie del borgo un filo tessuto per ricostruire la fitta ragnatela di rapporti che intercorrevano tra gli abitanti ragnatele di rapporti intricati che creano una forma.
É visibile solo di notte, perchè è alle 3,36 della notte del 24 agosto 2016 che questi rapporti si sono interrotti.
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